Perchè nasce JAZZ FOR LIFE.
L’idea è maturata grazie a Pasqualino Casaburi, Presidente della locale sezione della Lega Italiana Fibrosi Cistica ONLUS e a Davide Braglia, Presidente del Centro Didattico Musicale Rockland. Entrambi hanno avvertito il bisogno di creare in Grosseto un evento culturale che non fosse solo fine a se stesso, ma che fungesse da veicolo di un messaggio di solidarietà e di divulgazione riguardo ad una problematica inerente la salute di tante persone, bambini e adulti meno fortunati.
L’idea è maturata grazie a Pasqualino Casaburi, Presidente della locale sezione della Lega Italiana Fibrosi Cistica ONLUS e a Davide Braglia, Presidente del Centro Didattico Musicale Rockland. Entrambi hanno avvertito il bisogno di creare in Grosseto un evento culturale che non fosse solo fine a se stesso, ma che fungesse da veicolo di un messaggio di solidarietà e di divulgazione riguardo ad una problematica inerente la salute di tante persone, bambini e adulti meno fortunati.
Il nome scelto e attribuito all’iniziativa contiene infatti e le riassume, le finalità di fondo della stessa. Quella culturale, che vuole dare un riconoscimento ad un genere musicale forse non troppo apprezzato, ma che merita maggiore considerazione di quella attribuitagli, attraverso l’esibizione in un concerto a scopo benefico, di artisti affermati, che vantano collaborazioni di livello internazionale, ma anche di giovani talenti, musicisti locali formati nelle nostre scuole. Espressioni queste di talenti a volte nascosti che hanno bisogno di uscir fuori. Una finalità solidaristica, in quanto ancora oggi, quando parliamo di fibrosi cistica, trattiamo di una delle malattie genetiche più gravi per la quale ancora la ricerca non è giunta ad una soluzione definitiva. Così mentre nella testa degli ideatori si materializzava questo bel progetto, dal profondo dell’anima dei “jazz-man”, ispiratrice di suoni e ritmi coinvolgenti, si è elevato un sentimento di solidarietà per le persone meno fortunate.
1^ EDIZIONE- 29 APRILE 2004
Arriviamo al primo appuntamento, data di battesimo con un serata concerto al Teatro Moderno il giorno 29 Aprile 2004. Gli artisti dell’ “esordio” sono tutti italiani e vantano esperienze e collaborazioni eccellenti. Si tratta di Ellade Bandini, (batteria), Massimo Moriconi (contrabbasso), Nico Gori (sax e clarinetto) e Alessio Buccella ( painoforte). Quest’ ultimo all’epoca docente del corso di pianoforte e tastiere presso la allora Accademia Lizard, collabora attualmente in diversi progetti che lo vedono impegnato anche all’estero. Il successo della serata è sotto gli occhi di tutti : una presenza di 600 persone in una struttura come quella del Teatro Moderno, consente agli organizzatori di fare subito un bilancio positivo e considerazioni e progetti per l’edizione successiva. L’evento stava già acquisendo le qualità per poter ripetersi, come era nelle intenzioni, e diventare così un appuntamento fisso.
2^ EDIZIONE – 29 APRILE 2005
Il 29 Aprile 2005, infatti e precisamente un anno dopo, ecco di nuovo una bellissima serata. Stavolta un quintetto d’eccezione formato da Fabrizio Bosso (tromba), Christian Meyer (batteria), Alessio Buccella (pianoforte), Ares Tavolazzi (contrabbasso), Nico Gori (sax), accompagnati dalla special guest Simona Bencini (voce), presentano sotto la direzione artistica di N. Gori, una scaletta di brani degli anni 50/60, riadattati in chiave jazz. Anche il pubblico meno giovane rimane coinvolto da questi brani e riconoscendone i motivi ne apprezza la nuova veste abilmente arrangiata dal Gori.
3^ EDIZIONE - 22 Aprile 2006
La terza edizione trascinata dall’onda del successo delle edizioni passate consolida JAZZ FOR LIFE definitivamente rendendo il suo marchio una garanzia di qualità sia musicale che organizzativa agli occhi di coloro che cercano sempre il meglio in ambito musicale. La pubblicità si avvale soprattutto dal credito dato dalle persone che in passato hanno assistito allo spettacolo. La scelta dei protagonisti anche stavolta ricade su un personaggio dello spettacolo molto amato, un trascinatore della folla che nel suo tour in giro per l’Italia si è detto molto felice di annoverare una tappa così importante per le sue nobili finalità. Padrino di questa terza edizione è Gegè Telesforo con la sua band dei Groovinators. Un gruppo rodato e molto affiatato che trascina il pubblico in un crescendo ritmico inaspettato. Nessuno riesce a star fermo e viene trascinato da quel ritmo coinvolgente. Gegè si complimenta per il pubblico e per il bel Teatro e alterna i suoi brani a delle gags narrative che scatenano applausi ed ilarità. Un successo mortificato solo dalla scarsa recettività della nuova location (Teatro degli Industri) scelta obbligata per la dismissione in quel’anno del Teatro Moderno. Si è registrato il tutto esaurito molto tempo prima e molte persone sono rimaste fuori. La migliore acustica di questo teatro ha fatto però la differenza.
4^ EDIZIONE 21 APRILE 2007
Che dire della quarta edizione tenutasi il 21 Aprile 2007. E’ storia recente il doppio appuntamento dedicato al pianista prematuramente scomparso Bill Evans. L’ascolto guidato dal titolo “Ritratto di artista con pianoforte,” già biografia scritta in un libro da Enrico Pieranunzi, tenuto dallo stesso pianista compositore in suo omaggio con la proiezione simultanea di filmati relativi a registrazioni di concerti tenuti da Evans. Una platea non numerosa ma attenta ha assistito con interesse alle proiezioni. Dal canto suo Pieranunzi ha condotto con maestria e con competenza la discussione riguardo alla vita dell’artista, rivelando talvolta particolari più nascosti di questo personaggio che la critica ha iniziato a valorizzare solo dopo la sua scomparsa. Ha risposto poi con molta cura alle domande rivoltegli dimostrando una conoscenza molto profonda dell’”universo Evans”. Il secondo appuntamento è quello serale del concerto dove Enrico Pieranunzi in quartetto con Fabrizio Sferra (batteria), Luca Bulgarelli (contrabbasso), Rosario Giuliani (sax), ha letteralmente ammaliato un pubblico di tutte le età eseguendo una serie di brani di B. Evans ed altri di propria composizione.
RIFLESSIONI E RISULTATI RAGGIUNTI
Oggi, a distanza di quattro edizioni, possiamo rilevare che Jazz For Life si è confermata, un’ iniziativa di grande impatto per l’opinione pubblica per la validità della formula adottata nella sua organizzazione, che ha visto l’incontro dell’ esperienza tecnica di una Scuola di Musica come Rockland di Grosseto con la serietà della Lega Italiana Fibrosi Cistica Onlus. Questo connubio, rivelatosi vincente, è diventato così un sodalizio, che ha mantenuto nel tempo ferma la sua duplice finalità. L’obbiettivo primario di divulgazione medico-scientifica e di raccolta fondi a sostegno dell’attività della suddetta Associazione è "andato a braccetto" con l’obbiettivo culturale, volto alla diffusione della cultura musicale. Basti pensare che nei quattro anni sono stati complessivamente raccolti al netto delle spese di organizzazione circa € 10.000,00 che sono andati a finanziare in parte progetti di ricerca, in parte al fondo trapianti (istituito per sostenere le spese di soggiorno dei familiari dei bambini sottoposti a trapianto polmonare) ed in parte hanno dato un contributo all’acquisto di strumentazioni ed apparecchiature diagnostiche.
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